Il Barattolo
ASSOCIAZIONE DI COLLEZIONISMO BIRRARIO

Un pò di storia...

Robert Sputh
Robert Sputh

Quando in una birreria ci viene servito un boccale di birra, spesso ad accompagnare il bicchiere c'è un oggetto di cartone di varia forma (nella maggior parte dei casi circolare o quadrato). Questo oggetto, destinato a raccogliere le gocce di birra che sono rimaste all'esterno del bicchiere dopo l'operazione di spillatura, è spesso oggetto di ulteriori "maltrattamenti" da parte dell'avventore che ogni tanto, giocandoci tra una conversazione e l'altra con gli amici, lo piega, lo spezza e magari ci scrive sopra con una penna...
Eppure questo oggetto, per alcuni, è oggetto di collezione, vanta un'origine antica e, dal punto di vista industriale, è stato anche oggetto di brevetti! L'origine del sottobicchieri risale al 1800. All'epoca, le persone appartenenti alle classi sociali elevate erano solite bere la birra utilizzando dei boccali con un coperchio di zinco o di argento. Le persone appartenenti ai ceti più umili, invece, bevevano la birra in boccali privi di coperchio.
Come sottobicchieri venivano utilizzati delle sorte di "tappetini" di feltro detti, in lingua tedesca, Bierfilze (in tedesco Filze significa appunto feltro).
Poiché spesso gli avventori consumavano la birra all'aperto, si diffuse l'abitudine di utilizzare questi "tappetini" in feltro come coperchio per il bicchiere, allo scopo di impedire che corpi estranei potesse entrare all'interno del boccale. A causa di questa abitudine, questi "tappetini" iniziarono ad essere chiamati Bierdeckel, ovvero coperchi per la birra, nome ancora oggi utilizzato in Germania e in Austria per identificare i sottobicchieri.
Come è facilmente intuibile, l'adozione di questi sottobicchieri in feltro come coperchi per i boccali di birra, se da un lato impediva a corpi estranei esterni di entrare all'interno dei bicchieri, dall'altro non metteva assolutamente al riparo dalla possibilità che batteri presenti nel tessuto potessero guastare la birra.
A queste problematiche di carattere igienico-sanitario, se ne aggiungevano altre, di carattere assolutamente più pratico, come la difficoltà di trovare un modo adatto per poter ammonticchiare i sottobicchieri di feltro una volta terminato l'uso da parte dell'avventore e la necessità di doverli far asciugare all'aria prima di poterli utilizzare nuovamente.
La prima fabbrica specializzata nella realizzazione di sottobicchieri venne aperta nel 1880, nella città di Buckau, presso Magdeburgo. La "Kartonagenfabrik und Druckerei Friedrich Horn" fu quindi la prima ad introdurre l'utilizzo dei sottobicchieri realizzati in cartone.
L'invenzione del sottobicchiere, almeno nell'attuale accezione del termine, risale però a 12 anni più tardi, quando l'imprenditore Robert Sputh di Dresda, il 25 ottobre 1892, depositò con patente 68499 il brevetto da lui chiamato "Holzfilzplatten oder Faserguß-Untersetzer": il brevetto illustrava come trasformare, attraverso opportune operazioni di compressione, taglio e stampa, una poltiglia di carta in sottobicchieri circolari del diametro di 107 mm (ancora oggi lo standard più diffuso nel mondo per i sottobicchieri di forma circolare!) e dello spessore di 5 mm.
Negli anni successivi vennero anche introdotti formati di stampa differenti e il processo produttivo, pian piano, si è sempre più automatizzato e perfezionato tanto che oggi, l'industria più importante al mondo per la stampa dei sottobicchieri in cartone, la "KATZ International Coasters", fondata nel 1903 da Casimir Otto Katz, è in grado di produrre 10 milioni di pezzi al giorno, per un quantitativo totale di circa 1,4 miliardi di pezzi all'anno!

Massimo Arpini

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